Manueal Lo Piccolo Sciaron
Lavoro da 15 anni come infermiera in un reparto maternità e da 4 anni sono una consulente d’allattamento IBCLC.
Da un bel po’ di tempo ho capito come il sostegno sia fondamentale per i neogenitori. Sostegno che parte in gravidanza e che prosegue dopo il parto. Sostegno da noi personale sanitario, ma anche dalle persone che ruotano attorno alla nuova famiglia e sostegno da parte della società.
I genitori di oggi, spesso non hanno più l’esempio all’interno della famiglia da cui copiare su come prendersi cura di un bambino. Non esistono più le grandi famiglie, dove una giovane donna arrivava a diventar madre, avendo già visto come si accudisce, come si cambia come si allatta un piccolino.
Al giorno d’oggi abbiamo delle piccole famiglie e ognuno vive isolato e non più in comunione con la grande famiglia.
Spesso durante il mio lavoro vedo dei genitori che si sentono a disagio solo a cambiare un pannolino, perché il loro bebé è il primo che hanno visto. Come possono affrontare quindi i grandi bisogni dei piccolini, come possono affrontare l’allattamento? Ecco perché credo che il sostegno da parte del personale competente sia fondamentale.
Quando per caso sono venuta a consocenza del metodo HUG, mi ha subito incuriosita e interessato… aiuto, ascolto e guida per i genitori, ho pensato fantastico! Poi mi sono incuriosita e ho pensato cosa mi insegnerà di così speciale? Bè ora posso dire tanto! Mi è piaciuto imparare un nuovo approcio alle famiglie, un nuovo metodo per insegnare loro delle competenze e un nuovo modo per sostenerle. Da sola avevo già capito che la forza e il segreto sta proprio nel rendere competenti e sicuri i futuri genitori, avendo la pazienza di rispettare i loro rtimi e i loro valori.
L’aspetto particolarmente interessante dell’approcio HUG per me è quello di spiegare ai genitori come interagire fin da subito con i loro piccolini. Spiegando loro le varie zone e i segnali SOS dei neonati. Questo credo li aiuti a capire quante competenze importanti abbiano subito sin dalla nascita e quanto sia importante imparare ad osservarli, ad ascoltarli.
Seguendo delle famiglie già in gravidanza e poi nel post parto, mi è piaciuto osservare come è cambiato l’approcio dei papà, che sapevano cosa fare, come giocare con il proprio piccolo e quando farlo. Mi è piaciuto vederli tanto partecipi e soprattutto non “subire” i pianti dei neoanti, ma vedere che cercano di capire e poi di agire, anche se non sempre è facile J. Devo dire che HUG ha cambiato molto il mio modo di insegnare, sostenere i genitori. Scrivendo questa riflessione mi rendo conto che è diventato parte integrante del mio modo di fare. Sempre di più utilizzo il broadcasting quando inizio una consulenza, per far notare ai genitori quanto sanno sul loro piccolo e quanto lui sa fare.
Un mio obiettivo lavorativo è quello di informare il personale curante dove lavoro a questo approcio, facendo in modo che sempre più persone si interessino in modo da poter avere anche un linguaggio comune. Con i genitori, appena potrò ricominciare a fare i corsi pre-parto di gruppo, sicuramente sarà integrare le mie conoscenze con il metodo HUG your baby.