Sono laureata in Psicologia. E’ una seconda laurea che ho voluto fortemente poiché è sempre stata la mia passione. L’ambito di intervento che voglio approfondire è la psicologia perinatale ed il lavoro con i genitori, soprattutto i neogenitori, che per me rappresentano la speranza di un futuro migliore. Nel mio percorso ho incontrato prima il Massaggio Infantile perché volevo uno “strumento” facile, concreto ed efficace per avvicinarmi ai genitori che mi permettesse di trasmettere delle competenze in maniera delicata. Dopo aver svolto corsi di massaggio infantile però sentivo che mi mancava un tassello. Quel tassello l’ho trovato incontrando HUG YOUR BABY!
Ho sempre pensato infatti che mancasse un supporto post-parto. Ci sono corsi e figure specializzate nella cura e nel benessere delle donne in gravidanza ( corsi pre parto, yoga, acquaticità, rilassamento etc.) ma io cercavo qualcosa che potesse parlare di come “funziona” un neonato DOPO la nascita, quando i genitori si ritrovano a casa con un esserino tra le mani che non sanno bene come comunichi. Volevo trovare un modo semplice e non invadente per rassicurare i genitori, per non lasciarli soli, per accompagnarli.
Una mamma mi ha lasciato un immagine che mi piace molto: “la Bussola”: non “farò il viaggio al posto tuo” ma “ti aiuterò a capire la direzione da prendere”. Il viaggio sarà senza dubbio complesso, ma se la partenza è serena, si può affrontare il tutto più tranquillamente.
La parte che più mi è piaciuta è sicuramente quella inerente gli SOS ed il pianto. Per quanto ci siano manuali che spiegano l’importanza comunicativa del pianto del bambino è indubbio che non si è mai completamente pronti a gestire il pianto di un neonato, ci si sente impotenti di fronte alle urla, ci si sente in imbarazzo se nella stanza c’è altra gente, si ha paura di essere giudicati, di infastidire il prossimo. Avere delle opzioni da proporre ai genitori per calmare il bambino può rendere i genitori più sereni nella sua gestione. I segnali di SOS poi, possono davvero facilitare la comprensione del comportamento del neonato e, aspetto che mi preme molto a livello psicologico, evitare inutili incomprensioni mamma/bimbo che potrebbero in casi estremi sfociare anche in depressione. ( Vedi l’errata comprensione dello Switching off).
E’ bello vedere il cambiamento operato nei genitori mentre si introduce HUG Your Baby, il passaggio dalla diffidenza inziale allo stupore per le competenze dei neonati, i sorrisi che iniziano ad aprirsi, i cenni con il capo fino all’interazione che nasce dalla consapevolezza che ci si confronti in assoluta assenza di giudizio.
Utilizzerò gli insegnamenti di HUG YOUR BABY sicuramente all’interno dei corsi di massaggio infantile, usando anche i filmati magari nei momenti di “stasi” quando le mamme allattano oppure alla fine del massaggio. Poi vorrei organizzare dei workshop dedicati alle donne in gravidanza.
Il bilancio non può che essere estremamente positivo, oltretutto è molto semplice introdursi nei discorsi attraverso Hug Your Baby, proprio ieri pomeriggio infatti a conclusione di un intervento in un negozio Prenatal della mia città in cui ho presentato i corsi di massaggio infantile mi sono ritrovata a fine intervento a parlare con due coppie di Zone, SOS e sonno attivo/profondo senza nemmeno accorgermene!!