Cassandra Melis
Sono una fisioterapista, insegnante di massaggio neonatale funzionale e madre di tre bambini. Sia per esperienze personali, sia per i colloqui con i genitori che ho incontrato, mi sono resa conto di quanto le famiglie di oggi siano bombardati da mille informazioni anche molto contrastanti tra loro, che si sentono inadeguati e non sono sempre in grado di far fronte al pianto del proprio bambino. Molti dei genitori con cui ho avuto a che fare hanno delle convinzioni sul neonato che vanno in contrasto con quella che è la realtà, ad esempio: un neonato “sano” o “normale” dovrebbe dormire tutta la notte, o mangiare in orari cadenzati, o addirittura non dovrebbe quasi mai piangere. Ho capito, durante gli incontri, che i genitori, in particolare le mamme, hanno bisogno di rassicurazioni sul loro operato, cercano linee guida su come comportarsi in certe situazioni ma molte volte non hanno il coraggio di porre domande che potrebbero sembrare banali al proprio pediatra di riferimento.
Ho cercato a lungo un modo
per passare loro certe informazioni, fino a che non mi sono imbattuta nel
programma Hug Yor Baby: finalmente ho trovato qualcosa che non avesse solo dei
concetti teorici, passa anche cose molto pratiche e concrete.
Sono convinta che Hug your
baby possa fornire ai genitori la quasi totalità delle informazioni di cui una
coppia di neogenitori ha bisogno per comprendere il linguaggio del proprio
figlio. Probabilmente il conoscere i segnali di SOS o sapere cosa provare per
calmare il pianto del bambino, potrebbe aiutare a ridurre sia lo stress dei
genitori, che quello del bambino, migliorando la qualità della vita di entrambi.
Credo che il conoscere le
adeguatamente le diverse Zone del neonato e le fasi del sonno permetterebbe di
ridurre la circolazione di falsi miti e informazioni errate che portano a
disordini nella regolazione delle zone stesse del bambino.
È per questi motivi che
vorrei programmare dei corsi anche per le coppie in attesa, per renderle più
consapevoli su quanto in realtà il neonato sia competente nel manifestare i
propri bisogni e quindi aiutarli a rispondere nel modo più adeguato, magari
riducendo un po' di quel senso di frustrazione, fatica e inadeguatezza che
incontreranno nei primi tempi con il loro piccolo.