Francesca Gusmeroli è fisioterapista dal 1997, insegnante di
massaggio infantile dal 2006. Dal momento che vive in mezzo alla natura ( in
Valtellina), ama scoprire e studiare la natura delle persone e la relazione tra
di loro ed è per questo che è arrivata ad Hug your Baby.
Sono fisioterapista da più di
vent'anni e spesso entro in contatto con bambini ed adolescenti che presentano
teoricamente solo problemi fisici quali scoliosi, piede piatto, cifosi,..., ma
andando più a fondo si notano difficoltà di contatto, di relazione
genitore-figlio. La mia voglia di andare all'origine di queste carenze
relazionali e della paura di contatto mi ha portato all'incontro con AIMI nel
2006.
Grazie agli incontri coi genitori ho toccato con mano l'importanza del bonding, del contatto amorevole fin dalle prime settimane di vita. Ho notato però anche come i genitori arrivino poco preparati a quello che li aspetta dopo la nascita del bambino. Sono sommersi da informazioni ( internet, gruppi whatsapp, facebook) ma non sono in grado di utilizzarle e valutarle criticamente. Anche il personale che dovrebbe essere più preparato a sostenere la neofamiglia spesso offre notizie contrastanti. La mia esperienza personale di maternità nel 2015 mi ha fatto notare come alcune nozioni importanti come i due tipi di sonno, le zone del bambino, gli sos arrivino spesso dopo che il genitore ne ha già intuito l'esistenza. Per questo ho accolto con grande entusiasmo l'invito di AIMI a visitare il sito Hug your baby.
E' stato amore a prima vista. Già dal corso introduttivo i concetti mi sono
sembrati esposti in modo molto chiaro ed efficace e soprattutto mi sono sembrati
molto concreti e profondi. Nell'approfondire i concetti durante il seminario di
due giorni non puoi che essere contagiata dall'entusiasmo di Jan e Benedetta.
Lo stesso entusiasmo mi ha spinto ad organizzare subito gli incontri con i
genitori, spaventata dalla paura di non essere in grado ma allo stesso tempo
desiderosa di vedere le famiglie partecipanti uscire dagli incontri cariche e
desiderose di vivere intensamente la relazione col proprio bambino.E così è
stato! Grazie agli incontri coi genitori ho toccato con mano l'importanza del bonding, del contatto amorevole fin dalle prime settimane di vita. Ho notato però anche come i genitori arrivino poco preparati a quello che li aspetta dopo la nascita del bambino. Sono sommersi da informazioni ( internet, gruppi whatsapp, facebook) ma non sono in grado di utilizzarle e valutarle criticamente. Anche il personale che dovrebbe essere più preparato a sostenere la neofamiglia spesso offre notizie contrastanti. La mia esperienza personale di maternità nel 2015 mi ha fatto notare come alcune nozioni importanti come i due tipi di sonno, le zone del bambino, gli sos arrivino spesso dopo che il genitore ne ha già intuito l'esistenza. Per questo ho accolto con grande entusiasmo l'invito di AIMI a visitare il sito Hug your baby.
Il broadcasting è, secondo
me, l'aspetto che più permette di concentrarsi sul bambino, di vivere il
rapporto genitore-figlio liberi da giudizi e pregiudizi. E questo viene
percepito dai genitori ed anche dal bambino. Durante gli incontri il bambino si
tranquillizza e spesso guida, attraverso il linguaggio corporeo, a toccare gli
argomenti giusti, quelli utili ai propri genitori. Anche durante gli
incontri prenatali le coppie si sentono rinforzate, sorprese di quello che un
bambino può fare, e molto più pronte ad affrontare l'avventura. Il senso di
meraviglia è quello che più si manifesta ed è entusiasmante vedere come i
genitori diventino immediatamente competenti nel leggere nei propri figli i
segnali si sos, le zone, la fame,...
Penso che il percorso hug your baby prima e l'AIMI poi possano essere ottimi strumenti di prevenzione di tante patologie anche di origine psicosomatica, di difficoltà relazionali e comportamentali nel bambino e nell'adolescente. E' importante offrire ai genitori di oggi la capacità non di fare per il proprio bambino ma di sentire e osservare per riuscire a creare una relazione più vera e profonda che durerà nel tempo. Grazie Benedetta e Jan per avermi permesso di avere a disposizione due strumenti così validi e potenti.
Penso che il percorso hug your baby prima e l'AIMI poi possano essere ottimi strumenti di prevenzione di tante patologie anche di origine psicosomatica, di difficoltà relazionali e comportamentali nel bambino e nell'adolescente. E' importante offrire ai genitori di oggi la capacità non di fare per il proprio bambino ma di sentire e osservare per riuscire a creare una relazione più vera e profonda che durerà nel tempo. Grazie Benedetta e Jan per avermi permesso di avere a disposizione due strumenti così validi e potenti.