Negli ultimi anni, i colleghi di HUG Your Baby e io
abbiamo visitato venti paesi in sei continenti per fare presentazioni, tenere
corsi e incontri con genitori e professionisti. Abbiamo imparato molto nel
trasmettere il nostro entusiasmo per i bambini e per il ruolo di genitori,
nonché per l’allattamento al seno inteso come un fattore che rafforza le
famiglie e migliora gli effetti sulla salute pubblica.
In tutto il mondo le percentuali sull’allattamento al
seno stanno aumentando. Una parte del merito di questo successo è da attribuire
alle politiche basate su prove scientifiche (evidenced-based ) promosse dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità e altri gruppi nazionali e internazionali. Un merito ancora maggiore va
alla comparsa di professionisti del materno-infantile che informano e
sostengono i genitori nel loro ruolo. Tuttavia la maggior parte del merito per
il successo dell’allattamento al seno va ai genitori di oggi, che sono più
informati e più impegnati a fare ciò che è meglio per i loro bambini, per se
stessi e per le loro comunità.
Anche se le percentuali di scelta dell’allattamento
al seno alla nascita stanno aumentando, i tassi di durata dell’allattamento
al seno nel mondo rimangono problematici. Un impressionante articolo del 2016
mostra che la durata dell’allattamento al seno in Italia rimane ben al di sotto
degli standard raccomandati.
Le percentuali di allattamento al seno in Italia
Allattamento al seno Allattamento al seno esclusivo
Alla nascita 92% 57%
3 mesi 72% 49%
6 mesi 58% 5%
12 mesi 33%
Lauria, L., Spinelli, A., & Grandolfo, M. (2106). “Prevalence of
breastfeeding in Italy: A population based follow-up study.” Annali dell’Istituto
Superiore di Sanità 52:3,
457-461.
La ricerca conferma che vari tipi di variabili, elencate
di seguito, sono causa del mancato inizio o dell’abbandono dell’allattamento al
seno nel primo anno di vita del bambino.
Variabili demografiche
Le
variabili demografiche che riducono l’inizio e la durata dell’allattamento al
seno comprendono:
· fumo prenatale
· stato socio-economico più basso
· una gravidanza non pianificata o madri single
· un livello di istruzione inferiore
· obesità che provoca un ritardo nella montata
lattea
Variabili
sociali
Le variabili sociali che riducono l’inizio e la durata
dell’allattamento al seno comprendono:
·
partorire
in un ospedale che non è definito “Ospedale Amico dei Bambini” secondo i
criteri dell’OMS
·
riprendere
a lavorare quando il bambino è piccolo
·
mancata
decisione prima del parto di allattare al seno
·
preoccupazione
per il fatto di allattare in pubblico
Variabili biologiche
Tra le variabili biologiche che riducono l’allattamento
al seno ci sono:
·
parto
prematuro, malattie, ittero o anchiloglossia
·
problemi
fisici della madre quali capezzoli doloranti, congestione, mastite o dotti
ostruiti prima che il bambino abbia quattro settimane di età (il dolore con
l’allattamento al seno o dopo un parto cesareo aumenta il processo
infiammatorio dell’organismo, causando modifiche neuro-ormonali associate con
la depressione).
Variabili psicologiche
Tra le variabili psicologiche che riducono l’allattamento
al seno ci sono:
·
mancanza
di sostegno del partner o problemi coniugali
·
depressione
e ansia post partum (le madri che soffrono di dolore nelle prime due settimane
dopo il parto e non ricevono l’aiuto di cui hanno bisogno hanno una maggiore
probabilità di soffrire di depressione post partum dopo due mesi. Gli ormoni
della lattazione contribuiscono a proteggere le donne dalla depressione post
partum).
La teoria dei “Touchpoints”
del dott. T. Berry Brazelton ci ricorda che le tappe dello sviluppo del bambino
(come rotolarsi, stare in piedi e camminare o l’insorgere della distraibilità o
della paura degli estranei) possono temporaneamente disturbare gli schemi
alimentari del bambino. La cosa positiva è che queste tappe evolutive sono
prevedibili: i genitori possono conoscerle in anticipo se è stato loro insegnato
a farlo. La Roadmap to Breastfeeding
Success di HUG Your
Baby fornisce informazioni ai genitori, nonché ai professionisti che li
assistono, su come e quando lo sviluppo del bambino può influire
sull’allattamento al seno. Aiutare le madri a prevedere e risolvere questi
cambiamenti noti in anticipo favorisce una maggiore durata dell’allattamento al
seno.
È meglio che l'informazione per l’allattamento al seno
inizi prima della nascita del bambino, quando le donne e i loro compagni
ascoltano le raccomandazioni internazionali, scoprono come le scelte di una
donna per il parto possono influire sull’allattamento al seno futuro e imparano
come comunicano i bambini. Prima che il bambino nasca, ogni donna deve sapere
quando cercare aiuto e a chi rivolgersi se ha una domanda sull’allattamento al
seno o sulla salute del suo bambino. Ritardare il sostegno per un problema di
allattamento al seno può causare il ricorso a latte in polvere o il completo
abbandono dell’allattamento stesso.
Le madri inoltre devono sapere che le raccomandazioni per
l’allattamento al seno per le prime settimane di vita non si applicano anche ai
bambini più grandi. Per esempio, le madri imparano che piccoli movimenti avanti
e indietro del corpo possono essere un segnale di fame. Tuttavia, un bambino di
un mese che si muove avanti e indietro è nel normale sonno attivo/leggero. Alle
volte l’allattamento al seno diventa difficoltoso quando le madri tentano di
allattare il proprio bambino ogni volta che si agita durante la notte. Il
ricorso alla fasciatura e al ciucciotto notoriamente interferisce con
l’allattamento al seno precoce. Tuttavia, una volta che l’allattamento è
correttamente instaurato, queste tecniche calmanti non lo disturberanno se
usate con bambini di un mese di età che si alimentano bene al seno. Le madri a
cui è stato insegnato di controllare che il neonato abbia 3-6 evacuazioni al
giorno potrebbero credere che l’allattamento al seno non sia più efficace
quando il ritmo delle evacuazioni del loro bambino un po’ più grande cambia in risposta
a normali e prevedibili cambiamenti della composizione del latte materno.
Anche se professionisti o consulenti possiedono
conoscenze relative a specifici problemi dell’allattamento al seno, gli
Insegnanti HUG diplomati, CHT,
si trovano in una posizione
privilegiata per aiutare i genitori a
comprendere il normale comportamento del neonato, leggere il linguaggio del
corpo del loro bambino e prevedere il loro cambiamenti evolutivi nei mesi
successivi. Questa formazione e questo sostegno rafforzeranno le famiglie,
potranno aiutare le madri a raggiungere
i loro obiettivi di allattamento al seno e potranno migliorare gli effetti
sulla salute pubblica.
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